Nel cuore dell’Oltrepò Pavese: l’arte e la responsabilità dei cercatori di tartufo della associazione ARTOP

L’Oltrepò Pavese è poco lontano da Milano, fra Piemonte (provincia di Alessandria) e Emilia Romagna (provincia di Piacenza) e a sud quasi confinante con la Liguria. Deve il suo nome al fatto di trovarsi in Lombardia a sud del fiume Po. Una terra piena di storia, dai molti castelli che ornano ancora le borgate ricche di arte, chiese e antiche pievi. Terra di pianura, dolci colline e a sud la parte montagnosa, tra cui la cima più alta del monte Lesima (1724 mt) al confine tra le province di Pavia e Piacenza.

Tra i prodotti tipici ormai affermati come: vini eccellenti, formaggi e salumi, miele, frutta, funghi, ci sono i pregiati tartufi, bianco e nero. In luoghi rimasti incontaminati è possibile trovare il prezioso “tuber”, tanto che l’Oltrepò è diventato tra i mercati più importanti a livello nazionale. Il tartufo dell’Oltrepò Pavese, più precisamente dei territori Vittadiniani, costituisce un preciso punto di riferimento nella storia e nella cultura locale. Qui l’arte del “trifulé” nella libera cerca, vanta una tradizione di secoli e ancora oggi si contano centinaia di appassionati che praticano questo sano divertimento a contatto con la natura “scortati” dall’unico e inseparabile amico a quattro zampe.

Le dolci colline che respirano le nebbie d’autunno, boschi che custodiscono segreti e radici che intrecciano la vita del tartufo con quella dell’uomo e del suo cane: l’amico inseparabile, l’eccellente compagno ed il più prezioso alleato; qui la cerca non è solo un gesto tecnico o un passatempo stagionale: è una forma di conoscenza, un patto antico di secoli tra chi cammina nel bosco e la terra che gli affida il suo dono prezioso.

Tra queste vallate nasce e si rinnova ogni giorno la passione dei cercatori di tartufo, uomini e donne che hanno fatto della discrezione, della pazienza e del rispetto dell’ambiente una regola di vita. A unirli è l’ARTOP, Associazione Ricercatori Tartufi Oltrepò Pavese, una comunità viva che difende la libera cerca, tutela la biodiversità e promuove una cultura della responsabilità ambientale.

Il territorio e la sua vocazione

L’Oltrepò Pavese è una terra di boschi e colline argillose e calcaree, dove il microclima e la biodiversità creano habitat perfetti per tutte le principali specie di tartufo classificati da Carlo Vittadini. Tra cui i più conosciuti:

  • Tuber magnatum Pico – il pregiatissimo tartufo bianco
  • Tuber melanosporum – tartufo nero pregiato
  • Tuber uncinatum e Tuber aestivum – tartufi neri scorzone
  • Tuber borchii – tartufo bianchetto
  • Tuber macrosporum – Tartufo nero liscio

Questa ricchezza naturale rende l’Oltrepò una delle zone tartufigene più complete d’Italia, dove la presenza del tartufo è strettamente legata alla tradizione dei cercatori che praticano la “libera cerca”.

Carlo Vittadini

In Oltrepò operò il famoso botanico e micologo Carlo Vittadini (1800-1865), autore della mirabile Monographia Tuberacearum (1831) con 5 tavole a colori disegnate di suo pugno, nella quale descrisse 65 specie, delle quali 51 specie completamente nuove. Fu il primo a descrivere i tartufi commestibili che oggi conosciamo, con dettagli morfologici e microscopici.

Questo è il motivo per il quale, nella maggior parte dei nomi dei tartufi, compare l’abbreviazione Vitt., dal nome del micologo e botanico italiano che diede loro una identità.

Precursore della moderna idnologia, lavorò presso l’Università di Pavia e percorse ampiamente e assiduamente i territori dell’Oltrepò Pavese, dove raccolse i funghi ipogei da lui stesso per la prima volta determinati.

Il Vittadini imparò i luoghi e i tradizionali metodi di cerca e raccolta affiancandosi alla gente della zona che vanno dalla bassa pianura dell’Oltrepò fino alle zone dell’alto Appennino Pavese.

 

Una comunità di cercatori consapevoli

L’associazione ARTOP è molto conosciuta in Lombardia e ha radici lontane. Nasce nel 1984 a Casteggio (PV) per tutelare la “libera cerca”, unire e formare chi condivide la passione e la competenza nella cerca del tartufo. Collabora con vari enti (Regione Lombardia, Amministrazione Provinciale, Comuni, Comunità Montana) per fornire consulenza, per promuovere la conoscenza e la divulgazione dei tartufi dell’Oltrepò, organizzando fiere e mostre che sono ormai diventate meta di visitatori ed acquirenti da ogni parte d’Italia, tra cui la Fiera Autunno Pavese e la Fiera del Tartufo e Miele di Casteggio (PV), che si svolge ogni anno la seconda domenica di novembre.

Si occupa di curare la preparazione e l’educazione all’ambiente, tutelare gli interessi dei soci e infondere in essi il sentimento del diritto-dovere.

Formazione, eventi, presenza sul territorio e servizi

ARTOP, inoltre, organizza ogni anno manifestazioni di cerca simulata con momenti formativi per condividere tecniche e buone pratiche; partecipa a fiere e rassegne, promuovendo il territorio e le sue eccellenze tartufigene; offre consulenza legale e supporto amministrativo; fornisce servizio ai soci per il rinnovo dei tesserini regionali. 

Il silenzio del bosco e la voce della terra

Essere tartufaio oggi significa, più che cercare un frutto raro, ascoltare la terra, capirne i ritmi e rispettarne le pause. Ogni passo nel bosco è un gesto di fiducia, ogni scavo un dialogo con la natura.

L’Associazione Ricercatori Tartufi Oltrepò Pavese rinnova questa filosofia, trasformando un sapere antico in coscienza moderna: custodire per tramandare, condividere per crescere.

Così, tra le colline e i boschi dell’Oltrepò, il profumo del tartufo racconta ancora una storia di passione, di rispetto e di amore per la nostra terra.

A tutti, buona cerca!

Dino Invernizzi – Presidente ARTOP

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